Informazione sulle relazioni creditizie
Quando chiedi un prestito, ad esempio un mutuo o un prestito personale, la banca o altro intermediario si accerta che lo rimborserai rispettando le scadenze. Non solo ti fa alcune domande sulla tua situazione economica, ma controlla anche se hai altri prestiti e se stai pagando le rate con puntualità. Queste sono informazioni personali, riservate, quindi hai tutto il diritto di chiederti: da dove provengono? Dagli archivi dei prestiti concessi da banche e altri intermediari: la Centrale dei rischi della Banca d'Italia (CR) e i Sistemi informativi creditizi (SIC). Vediamo a cosa servono, come possono essere utili anche a te e come funzionano.
A cosa servono la CR e i SIC
Con le loro informazioni, la CR e i SIC rendono più semplice per la banca valutare se chi chiede un prestito è in grado di restituirlo. Questa valutazione è un obbligo di legge, ma ancora prima è una necessità: se i prestiti non vengono restituiti, la banca subisce delle perdite e, se queste si accumulano, potrebbe entrare in crisi.
Come la CR e i SIC possono esserti utili
La CR e alcuni SIC registrano anche informazioni positive, cioè i pagamenti puntuali delle rate e l'avvenuto rimborso dei prestiti, non solo informazioni negative come i ritardi di pagamento e i mancati rimborsi. È un vantaggio per te: le informazioni positive su di te aumentano la probabilità che la tua richiesta di un nuovo prestito venga accolta, perché mostrano la tua affidabilità. Sono come un buon curriculum quando ti candidi per un lavoro. Si parla, in proposito, di referenza creditizia: la referenza creditizia rappresenta la reputazione che il cliente ha presso le banche e gli intermediari finanziari e riflette la correttezza dei suoi comportamenti nell'ambito dei rapporti di finanziamento. Anche per questo, ti consigliamo di verificare che le informazioni su di te registrate negli archivi siano sempre esatte. Vedremo più avanti come fare.
Come funziona la Centrale dei rischi
La CR è un archivio pubblico, nel senso che è gestito da un'istituzione pubblica, la Banca d'Italia. Tutte le banche e gli altri intermediari sono obbligati a inviare le segnalazioni alla CR ogni volta che ne ricorrono le condizioni.
Una volta al mese, quindi, ogni banca deve inviare alla CR informazioni sui prestiti che i clienti le stanno restituendo e sulle garanzie che ha dato o ricevuto. Per ciascun prestito deve comunicare i dati anagrafici di chi l'ha avuto, la somma prestata e la regolarità dei pagamenti. Le informazioni registrate in un dato mese restano visibili a chi consulta l'archivio per i successivi 36 mesi.
Non tutti i prestiti vengono registrati, però. La banca invia alla CR informazioni sui prestiti con andamento regolare solo se la somma totale che devi ancora rimborsare supera la soglia di 30.000 euro.
Se hai preso due prestiti e devi ancora 10.000 euro per uno e 25.000 per l'altro, la banca segnalerà questi prestiti negli archivi della CR, perché la somma totale che devi rimborsare, 35.000 euro, supera la soglia. Quando la somma sarà scesa sotto i 30.000 euro, la banca cesserà di segnalare i prestiti.
Anche per le garanzie c'è una soglia di segnalazione che è anch'essa pari a 30.000 euro. Si applica sia quando la banca garantisce per te, sia quando tu garantisci per un'altra persona che ha ricevuto un prestito.
La soglia di segnalazione è invece di 250 euro se chi ha ricevuto i prestiti ha gravi difficoltà a pagare le rate. I prestiti in questa condizione sono definiti "in sofferenza".
Ma chi può vedere le informazioni su di te registrate nella CR? Le può vedere la banca a cui chiedi un prestito, e solo per decidere se concederlo. Si tratta, infatti, di dati coperti da segreto d'ufficio e non possono essere comunicati ad altri. Ma anche tu puoi accedere alle informazioni della CR che ti riguardano e lo puoi fare in qualsiasi momento. Ti basta inviare una richiesta alla Banca d'Italia attraverso il sito dedicato ai Servizi online. La richiesta è gratuita ed è anche semplice grazie alla procedura guidata. In alternativa, basta compilare un modulo disponibile online e inviarlo per posta o via PEC, oppure consegnarlo di persona a una Filiale della Banca d'Italia.
E se trovassi informazioni errate su di te? Puoi chiedere di correggerle alla banca che le ha inviate alla CR. Puoi anche segnalare il problema alla Banca d'Italia, inviandole un esposto attraverso il sito di servizi online; la Banca d'Italia non può modificare direttamente le informazioni registrate, ma chiederà una verifica alla banca che le ha inviate.
Come funzionano i Sistemi informativi creditizi
I SIC, come la Centrale dei rischi, sono archivi dei prestiti e sono consultati dagli intermediari per valutare l'opportunità di concedere un finanziamento. A differenza della CR, i SIC sono però gestiti da enti, associazioni o altri organismi privati e gli intermediari sono liberi di aderirvi o meno (l'adesione alla CR è invece un obbligo di legge). Una volta conosciuti come "centrali rischi private", in Italia i SIC sono quattro: quelli di Assilea, Consorzio tutela credito, Crif ed Experian.
Solo i soggetti che aderiscono ai SIC e i soggetti a cui le informazioni si riferiscono possono consultare le informazioni contenute negli archivi. Ciascuna banca aderente invia ogni mese informazioni sulle richieste di prestito che ha ricevuto e sui prestiti concessi. I SIC possono contenere informazioni positive e negative, proprio come la CR, o solo informazioni negative. Le informazioni restano registrate per un tempo predefinito; quelle sul mancato rimborso delle rate, ad esempio, restano in archivio per 36 mesi.
I SIC devono rispettare un codice di condotta che protegge i diritti delle persone a cui le segnalazioni si riferiscono e la riservatezza delle informazioni. Devono, ad esempio, rispettare il diritto dei soggetti segnalati di ottenere la correzione degli errori. Il codice indica quali dati si possono raccogliere – ad esempio, i dati anagrafici, l'importo dei prestiti e l'andamento dei pagamenti –, in che modo farlo, per quanto tempo conservarli e come informare le persone segnalate. L'Organismo di monitoraggio, vigilato dal Garante per la protezione dei dati personali ha il compito di verificare il rispetto delle regole del codice di condotta.
Puoi conoscere le informazioni su di te registrate in un SIC e, in caso di errori, chiedere la cancellazione o la modifica dei dati non corretti. In entrambi i casi basta inviare una richiesta a chi ti sta finanziando o al SIC stesso. L'eliminazione, l'integrazione e la modifica dei dati contenuti negli archivi può essere disposta anche con provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali.
Se invece pensi che un SIC ti abbia trattato in modo scorretto, puoi inviare un reclamo all'Organismo di monitoraggio o al Garante, attraverso la procedura descritta nei loro siti. In tali casi la Banca d'Italia non può intervenire, in quanto non è responsabile dei dati gestiti da questi organismi privati.
La partecipazione alla CR e ai SIC comporta alcuni obblighi per le banche. Uno di questi è il preavviso: la banca deve avvertire i clienti che sta per segnalare il ritardo la prima volta che ritardano nel pagare le rate di un prestito. Le altre banche partecipanti saranno in grado di vedere questo ritardo solo dopo un minimo di 15 giorni dalla spedizione del preavviso. I clienti possono evitare la segnalazione di questo primo ritardo pagando la rata scaduta.