Le regole di trasparenza dei servizi bancari e finanziari
Per scegliere il prestito più conveniente, il conto corrente meno costoso, il deposito più redditizio o la carta migliore per te, hai bisogno di informazioni chiare, complete e confrontabili. Per obbligare le banche e gli altri intermediari a fornirti queste informazioni, esistono le regole di trasparenza dei servizi bancari e finanziari. Conoscere quali informazioni le banche devono fornire ti può aiutare a trovare ciò che cerchi e a far valere i tuoi diritti.
Non solo le banche offrono servizi come prestiti, carte e altre forme di pagamento. Useremo il termine intermediari per riferirci in generale a chi deve applicare le regole di trasparenza, cioè le banche, gli istituti di moneta elettronica (IMEL), gli istituti di pagamento (IP), Poste Italiane, le società finanziarie e altri soggetti.
Cosa fanno le regole di trasparenza e correttezza per la tutela
Le regole di trasparenza obbligano chi ti offre prestiti, conti correnti, depositi, carte o altri servizi bancari e finanziari a:
- tenere conto dei tuoi interessi, dei tuoi obiettivi e delle tue caratteristiche, incluso il tuo livello di conoscenze finanziarie;
- farti conoscere le caratteristiche, i costi e i rischi dei servizi prima che firmi il contratto, attraverso la pubblicità e i documenti informativi;
- includere nel contratto tutte le spese a tuo carico e le altre condizioni economiche;
- tenerti aggiornato sulle spese e sulle condizioni dopo che hai firmato il contratto;
- rispondere ai tuoi reclami in modo rapido e completo;
- adottare procedure per rispettare le regole, ad esempio i controlli interni.
Così, queste regole ti aiutano a scegliere l'offerta più adatta a te.
Chi deve applicarle
Devono applicare le regole di trasparenza:
- le banche;
- le società finanziarie ex art. 106 TUB;
- i confidi;
- gli istituti di pagamento (IP);
- gli istituti di moneta elettronica (IMEL);
- Poste Italiane, per le attività di Bancoposta;
- i gestori e gli acquirenti di crediti in sofferenza;
- i mediatori creditizi, gli agenti in attività finanziarie e i consulenti.
Chi proteggono
Alcune regole tutelano tutti i clienti degli intermediari, altre si applicano solo ai consumatori o ai clienti al dettaglio.
Sei consumatore quando compri un prodotto o un servizio per scopi diversi dall'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale. Ad esempio, un tabaccaio è un consumatore quando compra un abbonamento a internet per la sua famiglia, ma non quando lo compra per la sua tabaccheria.
I clienti al dettaglio sono i consumatori, gli artigiani, i professionisti, le associazioni non profit e le micro-imprese, cioè le imprese che hanno meno di dieci addetti o fino a 2 milioni di euro di fatturato annuo o totale di bilancio.
A quali servizi si applicano
Le operazioni e i servizi bancari e finanziari a cui si applicano le regole di trasparenza includono:
- depositi e certificati di deposito;
- servizi e operazioni di pagamento, ad esempio: carte di credito, di debito o "bancomat" e prepagate, prelievi e versamenti al bancomat; emissione e gestione di strumenti di pagamento, incassi e pagamenti;
- conti di pagamento, come i conti correnti e i conti di base;
- credito ai consumatori, solo se il prestito va da 200 euro a 75.000 euro e prevede il pagamento di interessi o altri oneri. Rientrano, ad esempio, nel credito ai consumatori i prestiti personali, i finanziamenti collegati all'acquisto di un prodotto o un servizio specifico e la cessione del quinto dello stipendio o della pensione;
- credito immobiliare ai consumatori;
- finanziamenti, ad esempio mutui, aperture di credito in conto corrente, anticipazioni bancarie, crediti di firma, sconti di portafoglio, leasing finanziario e factoring, altri finanziamenti;
- servizi Bancoposta;
- garanzie, come fideiussioni, pegni, ipoteche su beni immobili e beni mobili registrati;
- acquisto e gestione di crediti in sofferenza;
- custodia e amministrazione di strumenti finanziari.
Chi controlla che siano rispettate
La Banca d'Italia controlla che gli intermediari rispettino le regole di trasparenza e correttezza per i servizi bancari e finanziari e, in caso di violazioni, ha il potere di fermare l'attività irregolare e far restituire ai clienti le somme che l'intermediario ha ottenuto in modo indebito.
Attenzione!
Ai servizi d'investimento, ad esempio acquisto e vendita di azioni e obbligazioni, si applicano specifiche regole di trasparenza (la legge che disciplina questi servizi è il Testo unico della finanza). A controllare che siano rispettate queste regole è la Consob, l'autorità che vigila sui mercati finanziari.
Alla raccolta che Poste Italiane fa per Cassa depositi e prestiti con libretti di risparmio e buoni fruttiferi postali garantiti dallo Stato si applicano le regole contenute nel decreto del 05/10/2020 del Ministero dell'Economia e delle finanze.
Dove si trovano
Le regole di trasparenza dei servizi bancari e finanziari sono contenute nel Titolo VI del Testo unico bancario, la legge che disciplina i servizi bancari, in alcune delibere del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR) e in un provvedimento della Banca d'Italia, le Disposizioni di trasparenza.
Gli intermediari devono rispettare anche altre regole di trasparenza, ad esempio quelle sui servizi di investimento e sui prodotti assicurativi, quelle dettate dal Codice del consumo e quelle sui servizi di pagamento.