La moneta scritturale che non esiste: conseguenze negative e rischi per i cittadini

Può esservi accaduto di sentir parlare o addirittura di imbattervi in stravaganti iniziative di persone che pretendono di creare di propria iniziativa moneta definita scritturale (euro scritturali) e di adempiere, pagando con questa presunta moneta, ai loro obblighi di pagamento nei confronti di banche, finanziarie, fisco, enti pubblici, enti fornitori, ecc.

Ecco di cosa si tratta.

Cittadini o soggetti che in maniera arbitraria si qualificano "organismi monetari" con funzioni bancarie o "banche virtuali", ma che in realtà non hanno autorizzazione, giungono ad affermare la possibilità per ogni singolo cittadino di creare in via autonoma moneta "scritturale" attraverso proprie registrazioni contabili per l'importo corrispondente alla somma dovuta. Alcuni sostenitori di queste idee, attivi sul web, mettono a disposizione specifici moduli da utilizzare per la creazione degli "euro scritturali" e per la comunicazione del presunto pagamento da indirizzare ai soggetti creditori e, per conoscenza, tra gli altri, alla Banca d'Italia.

I promotori di tali attività sostengono che per annullare un debito basta trasmettere al creditore un estratto cartaceo dei registri contabili personali sui quali vengono annotati i pagamenti. In alcuni casi sono stati addirittura realizzati manuali d'uso destinati alle banche commerciali per registrare l'operazione e formalizzare l'estinzione del debito.

Queste attività sono illegittime.

La moneta legale e la moneta scritturale.

In base alla normativa internazionale e nazionale l'unica forma di moneta dotata del potere di estinguere le obbligazioni in denaro è la moneta legale emessa da una banca centrale - per l'euro la Banca Centrale Europea (BCE) - in quanto la sua creazione si basa su rigorose procedure che garantiscono la stabilità del suo valore nel tempo e preservano la fiducia generale nella moneta.

Il meccanismo di creazione di moneta scritturale da parte del singolo cittadino - come già detto non consentito da nessuna legge nazionale o internazionale - intenderebbe replicare la cosiddetta moneta bancaria o scritturale, cioè l'insieme degli strumenti gestiti e organizzati dalle banche e dagli altri soggetti abilitati a prestare servizi di pagamento: assegni, bonifici, addebiti diretti, carte, moneta elettronica.

La moneta scritturale bancaria ha tuttavia due prerogative che la differenziano in modo sostanziale rispetto a qualsiasi altra forma di moneta creata da soggetti privati e che determinano la sua accettabilità come mezzo di pagamento:

  1. Il possessore può chiedere all'emittente di convertirla in qualsiasi momento e senza perdita di valore (al valore nominale pieno) in moneta avente corso legale;
  2. è emessa da operatori del sistema bancario e finanziario, ossia soggetti qualificati che sono sottoposti al controllo di autorità pubbliche che ne assicurano la sana e prudente gestione e che vigilano anche sulla stabilità complessiva del sistema (per i Paesi dell'Unione europea, queste autorità sono la Banca Centrale Europea e le singole autorità nazionali competenti; per l'Italia l'autorità nazionale di vigilanza è la Banca d'Italia).

Occhio ai rischi (per chi paga ma anche per chi accetta moneta scritturale autonomamente creata).

I presunti euro scritturali non possono essere creati né utilizzati: pagare i debiti con presunti euro scritturali non ha alcun valore legale. Chi ha debiti non può, in alcun modo, estinguerli ricorrendo a una forma di moneta creata in modo non autorizzato perché queste forme di "pagamento" non valgono e i creditori sono autorizzati ad avviare tutte le azioni di tutela dei loro interessi, come ad esempio il recupero crediti, l'applicazione di sanzioni o degli interessi di mora.

Non solo quindi il debito non si estingue ma il ricorso a questo strumento illegittimo di presunta estinzione dei debiti rischia di aggravare la situazione economica di chi è indebitato, esponendolo, ad esempio, al rischio di pignoramento dei beni e/o alla perdita della casa.

L'abusiva emissione di moneta elettronica e l'abusiva prestazione di servizi di pagamento costituiscono un reato.

I casi e le criticità della creazione di moneta scritturale sono un fenomeno sempre attuale, purtroppo: puoi trovare un approfondimento sul sito istituzionale della Banca d'Italia, e puoi tenerti aggiornato leggendo qui.

Ricapitolando, fai molta attenzione perché questa presunta moneta non ha alcun valore legale e il suo utilizzo può esporre a conseguenze negative e rischi molto seri. In particolare ricorda sempre che:

La Banca Centrale Europea (BCE) è l'unica che può creare moneta legale dotata di potere liberatorio degli obblighi pecuniari.

Solo soggetti abilitati, quali banche, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento possono creare moneta bancaria o scritturale, termine con il quale si indica l'insieme degli strumenti gestiti e organizzati dalle banche e dagli altri soggetti abilitati a prestare servizi di pagamento: assegni, bonifici, addebiti diretti, carte.

L'attività di prestazione di servizi di pagamento, attraverso moneta scritturale, NON è consentita a soggetti non abilitati e non vigilati dalla Banca d'Italia.

La moneta scritturale creata da soggetti non autorizzati NON ha alcun valore legale e non assolve il debitore dall'obbligo di pagamento nei confronti del creditore.

I creditori NON sono tenuti ad accettare "pagamenti" in moneta scritturale creata al di fuori del circuito legale; se lo fanno, corrono dei rischi e sono autorizzati ad attivare le tutele previste dall'ordinamento in caso di inadempimento.

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