"Conto" può voler dire molte cose: scopriamole insieme

Categoria: Conto corrente
Tempo di lettura 4 minuti
Pubblicato il 02/12/2025

Sappiamo che la parola "conto" si accompagna ad altre come "corrente" e "di deposito". Recentemente la Commissione europea ha invitato gli Stati membri a promuovere un modello comune di conto, semplice da utilizzare e con eventuali incentivi, come quelli fiscali: il "conto di risparmio e investimento".

Proviamo a orientarci tra le differenze.

Il conto corrente: il magazzino del denaro

Del conto corrente abbiamo parlato più volte sul nostro sito: lo possiamo immaginare come il magazzino di un'azienda.

Un magazzino viene continuamente movimentato: le merci arrivano dai fornitori e partono verso i clienti o i reparti produttivi. Tutte le merci in arrivo e in partenza vengono puntualmente registrate. Allo stesso modo, nel conto corrente entrano ed escono somme di denaro: arrivano gli incassi, come lo stipendio, e partono le uscite per spese correnti, affitto, mutuo e così via. L’estratto conto è il registro di tutte queste operazioni.

Come in un magazzino non si producono beni, così in un conto corrente quasi sempre non si producono praticamente interessi. Il denaro depositato in un conto corrente non cresce o lo fa molto poco. Lo scopo di un conto corrente è infatti un altro, quello di gestire i flussi: fare, ricevere e registrare incassi e pagamenti. Per i tuoi risparmi dovrebbe quindi essere solo un magazzino temporaneo.

Il saldo del conto corrente è la giacenza del magazzino:

  • se è troppo basso, potresti non riuscire a pagare spese impreviste;
  • se è troppo alto, i tuoi risparmi restano fermi, proprio come le merci ferme in un magazzino.

Far crescere i tuoi risparmi non è il "mestiere" del conto corrente: tocca a te prendertene cura. Ma come?

Il conto di deposito: un primo passo

Un conto di deposito (o deposito a risparmio) può essere una delle prime e più semplici soluzioni per investire i tuoi risparmi beneficiando della stessa sicurezza del conto corrente.

Il conto di deposito può essere libero, se puoi ritirare il denaro depositato in qualsiasi momento senza penali, oppure vincolato, se puoi farlo solo alla scadenza del periodo stabilito (ad esempio 12 mesi) o pagando eventualmente delle penali che di solito consistono nella rinuncia agli interessi maturati. Al conto di deposito di solito non sono collegati i tipici servizi del conto corrente, ad esempio non puoi domiciliare le bollette o appoggiare una carta di pagamento. In genere, il tasso di interesse che viene riconosciuto è però più elevato rispetto a quello offerto dai conti correnti e cresce al crescere della scadenza e dei vincoli al prelievo delle somme.

Il conto di deposito è una soluzione semplice ma non è la soluzione definitiva per l'investimento dei risparmi. I rendimenti possono essere attraenti per esempio all'inizio ma normalmente sono inferiori, soprattutto al netto delle tasse, a quelli che puoi ottenere con investimenti in strumenti simili per rischiosità come i Buoni ordinari del Tesoro (BOT). Per far crescere i propri risparmi o anche solo contrastare la perdita di potere d'acquisto del denaro causata dall'inflazione bisogna accettare qualche rischio, anche minimo, in più e investire in strumenti finanziari, come ad esempio le obbligazioni e le azioni.

Una novità per il futuro: il conto di risparmio e investimento

Anche se nel tempo investire è diventato sempre meno difficile, perché oggi basta qualche click online, gli italiani - e, più in generale, gli europei - continuano a mantenere una quota significativa dei propri risparmi in depositi bancari.

Per semplificare le scelte di investimento e incoraggiare i cittadini europei a investire, lo scorso 29 settembre la Commissione europea ha pubblicato una raccomandazione agli Stati membri sull'introduzione di un nuovo modello di conto, molto diverso dai precedenti: il "conto di risparmio e investimento".

Pur non essendo ancora definito nel dettaglio, il "conto di risparmio e investimento" sarà, nelle intenzioni della Commissione, un conto speciale che potrebbe beneficiare di un trattamento fiscale favorevole e dovrebbe consentire di effettuare contributi periodici anche molto bassi - ad esempio 10 euro al mese - per investirli in un portafoglio di strumenti finanziari come azioni e obbligazioni attraverso fondi comuni e ETF.

La raccomandazione in effetti si ispira a soluzioni che già esistono in diversi paesi. In Italia, ad esempio, la componente di agevolazione fiscale che dovrebbe caratterizzare i "conti di risparmio e investimento" è presente nei Piani individuali di risparmio (PIR). Inoltre, molte banche e altri intermediari offrono conti che prevedono metodi automatici o comunque semplificati per l'investimento in fondi ed ETF.

Perché è importante?

Semplificare e agevolare l'attività di investimento aiuterebbe le persone a far fruttare i propri risparmi per proteggerli dall'inflazione e accumulare un capitale per pagare l'università dei figli, acquistare una casa o garantirsi una vita serena al momento della pensione.

Ma ci sarebbero benefici anche per l'economia dell'Unione europea. Una maggiore partecipazione dei cittadini ai mercati finanziari europei consentirebbe di mobilitare una parte del risparmio oggi fermo sui conti correnti, indirizzandolo verso investimenti di lungo periodo che sostengono la crescita, l'innovazione e la competitività del sistema produttivo.

Non dimentichiamoci dei rischi

La Commissione non raccomanda ai cittadini di investire in prodotti rischiosi né, in futuro, di destinare tutti i risparmi ai conti di risparmio e investimento, ma ha solo l'obiettivo di offrire un accesso più ampio e consapevole alle opportunità di investimento presenti sul mercato. Prima di investire, devi sempre valutare attentamente la tua avversione al rischio e ricordare che rendimenti e rischi viaggiano sempre sullo stesso binario: più è alto il rendimento a cui punti, più rischio devi essere disposto a sopportare.

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