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Per contante si intende il mezzo di pagamento costituito da monete e banconote, accettato obbligatoriamente e universalmente, anche se con due importanti eccezioni (vedi sotto "Regole").
Monete e banconote possono essere soggette a frode, perciò è bene essere informati sulle loro caratteristiche di sicurezza per essere in grado di accertarne l'autenticità.
Per scoprire di più consulta il sito della Banca Centrale Europea.
A chi deve pagare cifre di importo limitato o non possiede altro mezzo di pagamento alternativo.
Monete o banconote, a differenza degli altri mezzi di pagamento, estinguono immediatamente il debito. Per le monete esiste un limite massimo per un unico pagamento: 50 pezzi.
Portare con sè grandi quantità di banconote o monete può esporre a rischi di smarrimento o furto. Il contante, a differenza di altri mezzi di pagamento, non possiede sistemi per comprovarne la titolarità, né dopo un furto è possibile bloccarlo come per le carte sottratte o smarrite.
Il consumatore non ha la percezione di costi che ricadano direttamente su di lui.
I costi di produzione, gestione, circolazione sono a carico del sistema di banche centrali, insieme a quello bancario e postale (limitatamente alla circolazione).
In Italia, il contante non può essere usato per pagamenti di importo pari o superiore a 5.000 euro. È vietato! Quindi per questi pagamenti è necessario utilizzare altri strumenti di pagamento.
Inoltre, come già detto, per i pagamenti in monete metalliche, nessuno è obbligato a accettare più di 50 pezzi per ogni singolo pagamento.
Banconote e monete sono soggette a furto, perdita, deterioramento e distruzione; inoltre, possono andare fuori corso: attenzione a tenerle sotto il materasso!
È la caratteristica attribuita dalla legge a monete e banconote: questo vuol dire che pagando con esse il debitore si libera da ogni altro obbligo nei confronti del creditore.