Carta prepagata

Puoi immaginare la carta prepagata come un portafoglio nel quale "carichi" monete e banconote. Ecco come funziona, quali costi comporta e a quali rischi devi fare attenzione.

Cos'è la carta prepagata

La carta prepagata è una carta di pagamento su cui carichi il denaro che poi spendi; per questo è "prepagata". Immaginala come un portafoglio: inserisci una somma versandola alla società che ti ha dato la carta, poi ogni tua spesa la riduce. Ad esempio, se hai caricato 100 euro e compri una maglia a 20 euro, ti resteranno 80 euro. Quando non hai abbastanza denaro nel "portafoglio", devi riempirlo di nuovo, cioè ricaricare la carta.

Qual è la differenza con la carta di credito e la carta di debito (la carta "Bancomat")?

La carta di debito ti consente di spendere il denaro disponibile sul conto a cui è collegata. Non necessita di essere ricaricata e la tua capacità di spesa, quindi, è limitata soltanto dal saldo disponibile del tuo conto e dai limiti di spesa della carta.

La carta di credito ti consente invece di effettuare acquisti nei limiti del plafond utilizzando soldi presi a prestito dall'emittente della carta, che verranno addebitati solo in un secondo momento (generalmente il mese successivo).

La carta prepagata nella sua versione fisica è una tessera di plastica con microchip e banda magnetica, come altre carte. Sul fronte trovi il numero di carta e la scadenza, mentre sul retro ci sono uno spazio per la firma del titolare e il codice di controllo CVV2 o CVC2.

Puoi usare questo tipo di carta per pagare nei negozi e online, e per prelevare agli sportelli automatici (i "Bancomat"). Se la carta è collegata a un circuito internazionale, puoi pagare (e prelevare) anche all'estero.

Non solo, però. Se è una carta prepagata con codice IBAN (il codice che identifica i conti correnti) viene chiamata anche carta conto o carta ibanizzata e puoi usarla per:

Esistono anche due varianti della carta prepagata pensate per usi specifici. La prima è la carta monouso, che puoi usare una volta sola. La seconda è la carta a spendibilità limitata: a seconda dei casi, puoi usare questa carta solo per comprare da chi l'ha emessa (come un negozio o una società telefonica) o in una rete di negozi specifica, oppure per comprare una gamma ristretta di prodotti e servizi (pensa alle carte carburante per la benzina). Essendo destinate all'acquisto di una gamma ristretta di beni e servizi, queste carte possono essere emesse da soggetti non vigilati.

Fra le carte prepagate a spendibilità limitata c'è anche la carta acquisti rilasciata dallo Stato: un aiuto per pagare le spese del cibo, dei farmaci e delle bollette di luce e gas. Lo Stato la consegna su richiesta a chi ha i requisiti e la carica con una somma prestabilita.

Il denaro caricato nelle carte prepagate, tranne quelle monouso e a spendibilità limitata, è chiamato moneta elettronica.

Come avere la carta prepagata

Puoi chiedere la carta prepagata a una banca, Poste Italiane o un istituto di moneta elettronica (IMEL). Non ti serve un conto corrente per averla. Per caricare una somma, occorre versarla alla banca (o altro operatore) che te l'ha rilasciata. Può caricarla anche un'altra persona. Ricorda, però, che alcune carte non sono ricaricabili.

I costi della carta prepagata

Quanto spendi per una carta prepagata? I costi principali possono essere:

  • il canone annuo;
  • il costo di emissione;
  • le commissioni per la ricarica e per i prelievi allo sportello automatico;
  • i costi di conversione, se paghi o prelevi in valuta estera diversa dall'euro.

Di solito le carte prepagate con IBAN hanno un costo mensile più basso rispetto a quello di un conto corrente tradizionale: molte banche rilasciano la carta gratis, di norma non paghi l'imposta di bollo (prevista per il conto corrente tradizionale) e in alcuni casi non paghi il canone mensile se fai accreditare sulla carta lo stipendio o la pensione.

I rischi

La carta prepagata ti espone ad alcuni rischi. Come le altre carte, puoi perderla, oppure un malintenzionato può rubartela o clonarla - cioè copiare i suoi dati per usarla per proprio conto (un tipo di frode); questa carta, come le altre, può anche indurti a esagerare con le spese.

Per ridurre i rischi di smarrimento, furto e clonazione:

  • non lasciare mai la carta incustodita;
  • se hai scritto il PIN su un foglietto, non tenerlo insieme alla carta;
  • attiva l'avviso in tempo reale per i pagamenti e i prelievi;
  • controlla regolarmente i pagamenti e i prelievi fatti;
  • se trovi pagamenti o prelievi che non riconosci, fai bloccare subito la carta alla società che l'ha emessa (di solito c'è un numero verde o un servizio telefonico per questo);
  • in caso di furto, blocca subito la carta e fai denuncia ai Carabinieri o alla Polizia.

In caso di smarrimento o furto, comunque, il malintenzionato potrà spendere solo la somma caricata sulla carta.

Ricorda che puoi chiedere alla banca di correggere le operazioni inesatte o non autorizzate e l'eventuale rimborso delle spese non dovute.

Esagerare con le spese è un rischio che corriamo tutti con le carte, perché tendiamo a spendere di più quando le usiamo rispetto a quando maneggiamo i contanti.

È più facile spendere troppo con le carte perché trattiamo il denaro in modo diverso a seconda dello strumento con cui paghiamo. Si chiama "contabilità mentale", ed è una delle "trappole comportamentali", gli errori che la nostra mente compie nel gestire il denaro a causa di irrazionalità, emotività o impulsività. La "contabilità mentale" può aumentare il rischio di comprare in modo impulsivo.

Fai attenzione quando compri online con la carta: verifica che il sito sia sicuro. Come? Alcuni programmi per navigare in internet mostrano l'icona di un lucchetto in alto nella pagina, nella barra che contiene il suo indirizzo ("url"), prima di "https", ma attenzione: i truffatori a volte riescono a riprodurla nelle versioni false.

Infine, quando compri nei negozi, ti consigliamo di controllare che la somma presente sulla ricevuta data dal venditore corrisponda a quella che gli dovevi.

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