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Archivio informatizzato istituito presso la Banca d'Italia per assicurare il regolare funzionamento dei pagamenti. Vi vengono iscritti i soggetti:
Nel caso degli assegni, l'iscrizione nella CAI determina l'applicazione della "revoca di sistema", cioè il divieto di emettere assegni e stipulare nuove convenzioni di assegno presso il sistema bancario e postale per sei mesi.
Nel caso delle carte di pagamento, l'iscrizione determina la revoca dell'autorizzazione all'utilizzo di carte di credito e di debito per due anni, ma ha valore soltanto informativo. Questo significa che ciascuna emittente può autonomamente decidere se rilasciare o meno una carta ad un soggetto iscritto nella CAI.
L'Eurosistema effettua operazioni sui cambi in conformità del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. La Banca d'Italia può essere chiamata a effettuare interventi sul mercato dei cambi. La Banca d'Italia può essere chiamata a effettuare interventi anche nell'ambito degli Accordi Europei di cambio II (AEC II), che delineano l'assetto per la cooperazione nelle politiche del cambio tra la BCE 'Banca centrale europea' e le banche centrali degli Stati membri della Unione europea (UE) che non hanno adottato l'euro. Può inoltre effettuare operazioni in cambi anche per modificare la composizione delle proprie riserve in valuta, al fine di raggiungere un equilibrio tra rischio e rendimento ritenuto ottimale.
L'espressione si riferisce all'aumento delle temperature globali dovuto all'immissione e all'aumento della concentrazione di anidride carbonica e altri gas serra nell'atmosfera da parte dell'uomo. Gli effetti dei cambiamenti climatici vengono valutati attraverso la costruzione di scenari su come il clima potrebbe evolvere in futuro. I diversi scenari climatici si basano sulla combinazione di due serie di fattori: da un lato, le possibili evoluzioni di alcune variabili economiche e sociali (popolazione, il prodotto pro-capite e la sua distribuzione, il grado di urbanizzazione e il grado di istruzione), dall'altro, l'evoluzione della domanda di energia, e quindi delle emissioni di gas serra, che comporta una certa traiettoria in termini di concentrazione dei gas nell'atmosfera. A quest'ultima viene associata l'intensità del cambiamento climatico previsto per la fine del secolo rispetto al periodo preindustriale.
Il capitale, nel mutuo, è la quantità di denaro inizialmente richiesta in prestito e da rimborsare all'intermediario insieme agli interessi. Le rate del mutuo sono composte da una quota capitale, che è una frazione della somma ricevuta in prestito, e una quota interessi, che è data dalla distribuzione del tasso di interesse applicato al prestito stesso spalmata per la durata del finanziamento.
Il capitale sociale o capitale di rischio è il capitale versato alla società da parte dei soci. Il capitale è indicativo delle risorse cui l'azienda può contare.
Viene anche detto capitale di rischio in quanto, in caso di cessazione della attività, una volta liquidato l'attivo vengono prima rimborsate tutte le passività secondo il loro grado di privilegio, ed infine per ultimo il capitale sociale - che è quindi maggiormente a rischio.
Carta che permette al titolare di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito posticipato. Le operazioni prevedono generalmente un massimale di utilizzo (il cosiddetto plafond) definito nel contratto. Il titolare della carta, a seconda del contratto e del tipo di carta di credito, pagherà in un'unica soluzione, di solito ogni mese con addebito sul conto corrente ("carta di credito classica" o "charge"), oppure a rate, con gli interessi ("carta di credito revolving").
Carta che permette al titolare, in base a un contratto con la propria banca, di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito immediato sul conto corrente collegato alla carta.
Strumento di pagamento, rilasciato a fronte di un versamento anticipato di fondi effettuato all'emittente, il cui valore diminuisce ogni volta che viene utilizzato per effettuare pagamenti o prelievi.
Le carte prepagate sono spesso preferite dagli utenti per gli acquisti su Internet poiché consentono di limitare, alle sole somme caricate sulla carta, i rischi derivanti da un eventuale utilizzo fraudolento.
Le carte spendibili presso una molteplicità di emittenti (carte a spendibilità generalizzata) sono emesse da banche, Istituti di moneta elettronica (Imel), Poste Italiane e, nel rispetto delle disposizioni ad esse applicabili, dalle pubbliche amministrazioni centrali, regionali e locali.
Le carte prepagate ricaricabili hanno un valore massimo avvalorabile che differisce da emittente a emittente e possono essere ricaricate più volte. Una recente evoluzione delle carte prepagate - particolarmente apprezzata dai giovani per le funzioni che offre a costi contenuti - è costituita dalla cd. "carta conto" dotata di Iban, che incorpora alcune peculiarità del conto di pagamento (vedi v. 38), quali ad esempio la possibilità di effettuare e ricevere bonifici.
Le carte emesse dai fornitori di beni e servizi (ad esempio le carte telefoniche) non costituiscono moneta elettronica e possono essere utilizzate esclusivamente per il pagamento di acquisti effettuati presso lo stesso emittente (carta cd. "fidelity" o monouso).
La cedola in un'obbligazione rappresenta gli interessi che vengono periodicamente pagati al possessore del titolo in misura percentuale rispetto al valore nominale dell'obbligazione.
La soglia di censimento è il limite minimo degli importi da segnalare in CR. Il singolo intermediario deve segnalare in CR i crediti (non classificati in sofferenza) quando il cliente è indebitato per un ammontare complessivo di almeno 30.000 euro. Lo stesso vale per le garanzie. Le sofferenze devono invece essere segnalate se l'importo è superiore a 250 euro.
Gli intermediari segnalano ogni mese alla Centrale dei Rischi le informazioni sui finanziamenti e le garanzie che superano le soglie di censimento secondo uno schema stabilito dalla Banca d'Italia. Le informazioni riguardano la categoria di censimento cui appartiene il finanziamento, la durata e la tipologia (mutuo, leasing, apertura di credito in conto corrente, ecc.).
Le Categorie di censimento sono classificazioni, per le segnalazioni CR, che raggruppano tipologie di finanziamenti e garanzie con caratteristiche comuni. Ad esempio, la categoria "rischi a scadenza" include i contratti di finanziamento con scadenza fissata contrattualmente, come i mutui o i contratti di leasing. La categoria "rischi a revoca" include invece le aperture di credito in conto corrente.
Sistema informativo gestito dalla Banca d'Italia nel quale vengono registrati - attraverso le segnalazioni obbligatorie degli intermediari finanziatori - i finanziamenti superiori a 30.000 euro. Se il cliente, a causa di gravi inadempimenti degli impegni contrattuali, viene classificato "a sofferenza", viene registrato nella Centrale dei rischi anche per finanziamenti inferiori a 30.000 euro. Le informazioni della Centrale dei rischi sono a disposizione degli intermediari che possono, dunque, conoscere il totale dei finanziamenti concessi a ciascun cliente dalle banche e dalle società finanziarie, non solo italiane. Gli intermediari vengono quindi a conoscenza sia dei finanziamenti pagati con regolarità sia dei mancati o ritardati pagamenti. Anche il cliente può conoscere gratuitamente la sua posizione registrata nella Centrale dei Rischi: per farlo può rivolgersi alle Filiali della Banca d'Italia (cfr. https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/servizi/accesso-cr/). I dati della Centrale dei Rischi sono riservati.
Insieme di regole e procedure che permettono di usare la carta per effettuare pagamenti (tramite POS nei negozi) o per ritirare denaro o effettuare operazioni di pagamento dagli ATM (collegandosi quindi a un intermediario finanziario o una banca). Ogni carta (di debito, di credito, prepagata) può essere collegata a uno o più circuiti di pagamento, identificabili attraverso il logo stampato sulla carta stessa. I circuiti di carte di debito più noti sono Maestro e Bancomat, mentre i circuiti di carte di credito sono Visa e MasterCard.
Sistema di pagamento che prevede trasferimenti di fondi tra clienti dello stesso intermediario gestore del circuito.
Riferita a una carta di pagamento è la sua copia, riproduzione, o contraffazione, in forma identica e con le medesime qualità e caratteristiche, per scopi illegali. È un fenomeno molto insidioso perché solitamente il titolare della carta non si accorge immediatamente di aver subito una truffa. Per questo motivo occorre predisporre un controllo periodico dei movimenti e attivare servizi di notifica sms (sms alert, v. definizione) per ogni operazione, in modo da poter prendere subito precauzioni in caso di operazioni anomale.
L'ABF (Arbitro Bancario Finanziario) si articola sul territorio nazionale in sette Collegi. La composizione di ciascun Collegio assicura che siano rappresentati gli interessi dei diversi soggetti coinvolti.
In ciascun Collegio l'Organo decidente è composto da cinque membri:
Le commissioni comprendono, ad esempio, i costi per l'apertura della pratica di finanziamento e per la sua gestione; altre spese possono essere costituite da imposte e assicurazioni, quando previste. Alcune commissioni e spese sono di importo fisso, non dipendono cioè dalla somma finanziata per cui incidono di più per finanziamenti di importo contenuto.
Per valutare le diverse proposte di mutuo per l'acquisto di un'abitazione, è importante leggere i fogli informativi (documenti comparativi) o consultare i motori di ricerca che offrono guide e confronti tra i vari mutui presenti sul mercato, prestando attenzione soprattutto al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che indica il costo totale del finanziamento e che deve essere pubblicato per legge da tutti gli intermediari sul Foglio delle Informazioni Generali.
Almeno una volta l'anno (e comunque alla scadenza del contratto) il cliente deve ricevere una comunicazione chiara sull'andamento del rapporto contrattuale. La comunicazione deve essere fornita su carta o altro supporto durevole, quale un file o un'email, e deve indicare tutte le informazioni sulle operazioni e i costi, anche se in modo sintetico. Per l'apertura di credito in conto corrente queste informazioni possono essere inserite nell'estratto conto periodico.
La consulenza in materia di investimenti prevede la prestazione di raccomandazioni personalizzate ad un cliente, dietro sua richiesta o per iniziativa dell'impresa di investimento, riguardo ad una o più operazioni relative a strumenti finanziari. Rientra tra i servizi/attività di investimento disciplinati nell'ambito della Direttiva 2014/65/UE - la c.d. MiFID2 (Market in Financial Instruments Directive).
La consulenza può essere offerta da una società o da un consulente indipendente. È necessario verificare sempre:
Persone fisiche che agiscono per scopi diversi dall'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale.
Con questo termine si indicano le banconote e le monete in euro. Pagando con le monete e le banconote ci si libera dall'obbligo di saldare al venditore il prezzo dei beni o dei servizi acquistati. Questa caratteristica si chiama "potere liberatorio" ed è attribuita dalla legge. Per questo motivo si parla di "moneta a corso legale" e nessuno la può rifiutare al momento del pagamento. Questo principio generale ha due eccezioni:
Quando è utilizzato per i servizi di pagamento, il conto corrente svolge la funzione di "conto di pagamento". I conti di pagamento, diversamente dai conti correnti, possono essere gestiti anche da operatori diversi dalle banche, come le Poste, gli istituti di moneta elettronica (IMEL) e gli istituti di pagamento (IP).
È un tipo di conto che si caratterizza per un canone che può comprendere anche altri servizi, quali cassette di sicurezza, assicurazioni e gestione del risparmio. I conti a pacchetto si distinguono in conti "con franchigia", in cui il canone include un numero limitato di operazioni gratuite, e conti "senza franchigia", in cui è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite.
Il conto corrente bancario è un prodotto per la raccolta dei risparmi che al contempo semplifica la gestione del denaro grazie ai servizi offerti dalla banca per effettuare pagamenti e riscuotere incassi. La differenza tra l'importo complessivo degli accrediti (versamenti) e quello degli addebiti (prelevamenti) effettuati fino ad una certa data, è espressa in modo sintetico dal saldo del conto corrente. A seconda del segno della differenza, il saldo è detto a credito (positiva), altrimenti a debito (negativa). Ogni nuova registrazione sul conto ne determina un aggiornamento.
È il conto dedicato a chi ha esigenze finanziarie limitate ed è esteso a tutta la popolazione per permettere l'accesso ai servizi bancari essenziali.
Include solo alcuni servizi:
Il conto ordinario è il cosiddetto conto a consumo, in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate: più operazioni si fanno, più si spende.
Conto aperto presso le Poste Italiane per raccogliere risparmio ed effettuare operazioni di pagamento.
Il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.
Prima di presentare il ricorso all'ABF (Arbitro Bancario Finanziario) è necessario versare 20 euro come contributo per le spese della procedura. Il versamento può essere effettuato:
Intermediario che collega un negoziante al circuito di pagamento e gli consente di accettare pagamenti tramite POS.
Termine generico per codici o diciture che permettono di identificare in maniera univoca un conto corrente. Oggi il codice identificativo di un conto corrente è l'IBAN (International Bank Account Number).
La COP (Conference of the Parties) è la conferenza annuale organizzata dai paesi che hanno ratificato la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) frutto degli Accordi di Rio de Janeiro del 1992. La COP si è riunita ogni anno dal 1992, con l'eccezione del 2020, a causa della pandemia; fra le più rilevanti si segnala la COP3 di Kyoto del 1997 e la COP21 di Parigi del 2015.
Gli intermediari finanziari sono responsabili dell'esattezza delle segnalazioni alla Centrale dei Rischi. Devono correggere gli eventuali errori e trasmettere le correzioni alla Banca d'Italia. Questa le registra nei propri archivi e le comunica immediatamente per via telematica a tutti gli intermediari che hanno ricevuto informazioni sui soggetti interessati dalle correzioni.
Gli intermediari finanziari che fanno richiesta di "prima informazione" su un potenziale cliente ricevono i dati aggiornati al momento della richiesta. Chi richiede i dati che lo riguardano, oltre ai dati aggiornati riceve anche le correzioni che hanno avuto nel tempo.
Carta che permette al titolare di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito posticipato. Le operazioni prevedono generalmente un massimale di utilizzo (il cosiddetto plafond) definito nel contratto. Il titolare della carta, a seconda del contratto e del tipo di carta di credito, pagherà in un'unica soluzione, di solito ogni mese con addebito sul conto corrente ("carta di credito classica" o "charge"), oppure a rate, con gli interessi ("carta di credito revolving").
L'impegno, assunto dagli intermediari, a garantire l'adempimento di obblighi dei clienti. I crediti di firma garantiscono sia operazioni commerciali (ad es. la fideiussione di una banca in favore di un'impresa che partecipa a una gara pubblica), sia operazioni finanziarie (ad es. la fideiussione di una banca che garantisce la restituzione di un finanziamento concesso da un altro intermediario.
Sembra che la parola crowdfunding sia stata inventata da un blogger americano nel 2006 (anche se le origini del fenomeno sono molto più datate). Il termine è composto dalle parole crowd, che indica una grande quantità di persone che hanno qualcosa in comune o che si trovano riunite nello stesso luogo, e funding, che significa raccolta di denaro per un particolare scopo. Crowdfunding, quindi, è un termine che sintetizza bene l’attività a cui fa riferimento, ovvero il sostegno di un progetto da parte di tante persone disposte a finanziarlo come forma di investimento o semplicemente perché credono nel suo valore sociale.