Glossario

  1. A
  2. B
  3. C
  4. D
  5. E
  6. F
  7. G
  8. H
  9. I
  10. J
  11. K
  12. L
  13. M
  14. N
  15. O
  16. P
  17. Q
  18. R
  19. S
  20. T
  21. U
  22. V
  23. W
  24. X
  25. Y
  26. Z

M

MCFADDEN

Daniel L. McFadden ha vinto il premio Nobel per l'economia nel 2000 per lo sviluppo della teoria e dei metodi per l'analisi delle scelte distinte (discrete choice).

MERCATI

Le banche gestiscono la liquidità scambiandosi fondi sui mercati monetari e modificano il proprio portafoglio comprando e vendendo sui mercati dei titoli. Questi mercati sono importanti anche per la corretta trasmissione degli impulsi di politica monetaria. Turbolenze sui mercati o malfunzionamenti delle infrastrutture tecnologiche possono propagarsi velocemente, con conseguenze potenzialmente gravi sulla stabilità dei singoli intermediari e dell'intero sistema finanziario.

MERITO DI CREDITO (o creditizio)

Il merito creditizio è la capacità del cliente di restituire la somma ottenuta in prestito alle scadenze stabilite dal contratto di finanziamento. Viene valutato dal finanziatore prima di concedere il prestito, sulla base di informazioni sufficienti, proporzionate e opportunamente verificate sulla situazione economica e finanziaria del cliente. Queste informazioni possono essere fornite dallo stesso cliente o reperite tramite l'interrogazione di banche dati come la Centrale dei Rischi (CR) gestita dalla Banca d'Italia o i Sistemi di Informazione creditizia (SIC) gestiti da soggetti privati; in questo caso però il cliente deve esserne informato in anticipo. È un parametro importante, che misura dunque la capacità di rimborso e che diventa essenziale nel rapporto banca-cliente per creare quella necessaria fiducia tra le parti perché si costituisca un rapporto economico. Il merito creditizio è un parametro essenziale, non solo per poter accedere a un finanziamento, ma anche a quali condizioni: a fronte di un maggiore rischio di insolvenza, infatti, il finanziatore potrebbe chiedere un tasso di interesse più alto per coprire i rischi connessi alla concessione del credito.

MIFID ("Questionario MIFID")

Serie di domande che gli intermediari sono tenuti a sottoporre ai clienti periodicamente, il cui scopo è "conoscere il proprio cliente" in modo tale da potergli offrire i prodotti e servizi più adatti alla situazione finanziaria, agli obiettivi di investimento, al grado di tolleranza per i rischi, ai bisogni finanziari e alla conoscenza ed esperienza in materia di investimenti del cliente. Il questionario è utile anche all'investitore per avere una maggiore consapevolezza ed evitare investimenti non compatibili con il proprio profilo.

MODIFICHE UNILATERALI

Il finanziatore può apportare modifiche alle condizioni contrattuali solo in determinati casi: se nel contratto questa possibilità è espressamente prevista ed è stata approvata dal consumatore e inoltre se c'è un "giustificato motivo", cioè se le cause del cambiamento sono intervenute dopo la firma del contratto e sono specificate con precisione e completezza. È possibile modificare i tassi di interesse solo nei contratti a tempo indeterminato. In nessun caso il finanziatore può introdurre una condizione del tutto nuova rispetto a quelle previste dal contratto. Ogni volta che il finanziatore vuole modificare qualche condizione, deve inviare con almeno due mesi di anticipo al consumatore una comunicazione dal titolo "Proposta di modifica unilaterale del contratto". Il consumatore ha 60 giorni di tempo per comunicare al finanziatore la sua eventuale intenzione di sciogliere il contratto.

MODIGLIANI

Franco Modigliani ha vinto il premio Nobel nel 1985, per la sua analisi pionieristica del risparmio e dei mercati finanziari.

MODULO SECCI

Il modulo SECCI (Informazioni europee di base sul Credito ai Consumatori) contiene tutte le informazioni utili perché il consumatore possa valutare nel modo più trasparente l'offerta di credito. Gli deve essere consegnato prima che firmi qualsiasi contratto di finanziamento.

MONETA

Gli aggregati monetari dell'area dell'euro comprendono:

  • M1: circolante e depositi in conto corrente
  • M2: M1, depositi con durata prestabilita fino a due anni, depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi
  • M3: M2, pronti contro termine, quote di fondi comuni monetari e obbligazioni con scadenza originaria fino a due anni. A partire dai dati di giugno 2010 sono escluse le operazioni pronti contro termine con controparti centrali.

I contributi nazionali agli aggregati monetari M1, M2 e M3 sono calcolati escludendo il circolante, poiché, con l'introduzione dell'euro, non è più direttamente misurabile la quantità di banconote e di monete effettivamente detenuta in ciascun paese.

MONETA ELETTRONICA

Denaro registrato elettronicamente su carte prepagate o conti di moneta elettronica, con cui poter effettuare operazioni di pagamento. Possono emettere moneta elettronica le banche, Poste Italiane e gli istituti di moneta elettronica (IMEL).

MONETARIA (POLITICA)

La politica monetaria riguarda le decisioni prese dalla banca centrale per influenzare il costo e la disponibilità del denaro nell'economia.

Nell'area dell'euro la decisione di politica monetaria più importante della Banca centrale europea (BCE) è solitamente quella sui tassi di interesse di riferimento. Qualsiasi modifica dei tassi di riferimento incide, a sua volta, sui tassi di interesse che le banche commerciali applicano ai prestiti concessi alla clientela. In altre parole, questa decisione influisce sulla spesa dei consumatori e sugli investimenti delle imprese. L'obiettivo di politica monetaria della BCE è preservare la stabilità dei prezzi, ossia mantenere l'inflazione al 2% nel medio termine. Queste condizioni aiutano la BCE a sostenere le politiche economiche generali dell'Unione Europea (UE) che mirano alla piena occupazione e alla crescita economica.

In periodi prolungati di bassa inflazione e tassi di interesse contenuti, la banca centrale può anche adottare misure non convenzionali di politica monetaria, come i programmi di acquisto di attività.

La Banca d'Italia concorre a formulare la politica monetaria nell'area dell'euro attraverso la partecipazione del Governatore al Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE). Il Governatore agisce in piena autonomia e indipendenza, contribuendo alle decisioni di politica monetaria anche sulla base dell'attività preparatoria condotta dai comitati e dai gruppi di lavoro dell'Eurosistema, cui partecipano rappresentanti della Banca d'Italia. In base ai principi di decentramento operativo e sussidiarietà stabiliti a livello europeo, la Banca d'Italia, inoltre, partecipa all'attuazione della politica monetaria.

MRU (Meccanismo di Risoluzione Unico)

Il MRU o Meccanismo di risoluzione unico (in inglese Single Resolution Mechanism, SRM) è stato introdotto dal gennaio del 2016 con l'obiettivo principale di assicurare un'efficiente risoluzione delle banche in dissesto, minimizzando i costi per i contribuenti e per l'economia reale. È formato dalle Autorità nazionali di risoluzione e dal Comitato di risoluzione unico, un'agenzia europea per l'esercizio delle funzioni di risoluzione. L'Autorità di risoluzione italiana è la Banca d'Italia. Quando non vi sono altre soluzioni, per coprire le spese degli interventi di risoluzione si può ricorrere al Fondo di risoluzione unico, finanziato dai contributi delle banche. Insieme al MVU, Meccanismo Unico di Vigilanza (vedi voce 96), il MRU è uno dei due pilastri dell'unione bancaria.

MUTUO IPOTECARIO

È la forma più diffusa di credito immobiliare offerto ai consumatori. Il mutuo ipotecario è un finanziamento a medio lungo termine, che in genere dura da 5 a 30 anni. Di solito il cliente riceve l'intera somma in un'unica soluzione e la rimborsa nel tempo con rate di importo costante o variabile. Serve per acquistare, costruire o ristrutturare un immobile, in particolare la casa di abitazione. Può servire anche per sostituire o rifinanziare mutui già ottenuti per le stesse finalità. È chiamato "ipotecario" perché il pagamento delle rate è garantito da un'ipoteca su un immobile.

MVU (Meccanismo di Vigilanza Unico)

Il MVU o Meccanismo di vigilanza unico (in inglese Single Supervisory Mechanism, SSM) è il sistema europeo di vigilanza bancaria che comprende la Banca centrale europea (BCE) e le autorità di vigilanza nazionali dei paesi partecipanti. Le sue principali finalità sono quelle di salvaguardare la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo, di accrescere l'integrazione e la stabilità finanziarie di assicurare una vigilanza coerente. Insieme al MRU, Meccanismo di risoluzione unico (vedi voce 94), il MVU è uno dei due pilastri dell'unione bancaria.