Cos'è lo spread?
In finanza, spread è un termine generico che indica una differenza tra prezzi, rendimenti o tassi di interesse di due strumenti finanziari.
Questa differenza può essere un indicatore molto utile per gli investitori. Se, ad esempio, confrontiamo due obbligazioni con le stesse caratteristiche (scadenza, tipo di tasso, valuta, ecc.) ma emesse da due soggetti diversi, lo spread rispecchia la diversa capacità dei due emittenti di rimborsare i soldi presi in prestito (o, meglio, la valutazione che gli investitori fanno nel tempo di questa capacità).
Lo spread è la misura del maggior rischio che ci si assume investendo nell'obbligazione con il rendimento più elevato.
Quando la stampa non specializzata parla di spread fa riferimento a una differenza molto precisa, quella tra il rendimento di un titolo di Stato italiano, un BTP che scade tra 10 anni, e il rendimento di un titolo tedesco, un Bund, con la stessa scadenza.
È bene ricordare che più alto è il rendimento di un titolo, più alto è il rischio che si assume.
Esempio
Se, ad esempio, il BTP rendesse il 2 per cento e il Bund lo 0,5 per cento, lo spread sarebbe pari all'1,5 per cento o 150 punti base (100 punti base corrispondono all'1 per cento).
La Germania è scelta come punto di riferimento (benchmark), in quanto è considerata il paese più affidabile dell'area dell'euro. Più è alto lo spread, più il titolo italiano è considerato rischioso rispetto a quello tedesco.
Lo spread è, quindi, una misura di quanto gli investitori percepiscano lo Stato italiano più a rischio della Germania nella capacità di rimborsare i soldi presi in prestito con l'emissione di titoli di Stato.
Perché lo spread aumenta?
Ogni anno l'Italia emette nuovo debito e ogni anno qualcuno deve comprare questi titoli di Stato: risparmiatori italiani, fondi pensione, assicurazioni, fondi di investimento.
Se peggiora la loro percezione sulla capacità dello Stato di ripagare il debito, questi investitori chiederanno tassi di interesse più alti e lo spread, di conseguenza, tenderà ad aumentare.
Ma lo spread può variare anche se non cambia la valutazione degli investitori sulla capacità di rimborso del debito degli Stati. Questo accade nei periodi in cui gli investitori diventano più avversi al rischio, cioè meno disposti a subire perdite, tipicamente durante le crisi finanziarie, quando c'è molta incertezza sulle prospettive dell'economia.
Quale effetto può avere sulle tue scelte finanziarie un aumento dello spread?
Se hai già investito i tuoi risparmi in titoli di Stato, all'aumento dello spread corrisponde generalmente una diminuzione del valore dei tuoi titoli (quando salgono i rendimenti diminuiscono i prezzi dei titoli).
Se, invece, stai valutando di acquistare un titolo di Stato, potresti ottenere un rendimento più alto di prima, ma è importante capire quali siano i maggiori rischi che stanno provocando l'aumento dello spread.
Per chi ha un mutuo, invece, gli effetti di un aumento dello spread sono piuttosto limitati. Se il mutuo è a tasso fisso, per definizione le rate non cambiano per tutta la durata del prestito. Se il mutuo è a tasso variabile, l'aumento dello spread non comporta un automatico aumento della rata poiché i tassi di riferimento più utilizzati, ad esempio l'Euribor, non sono strettamente collegati all'andamento dello spread.