Credito ai consumatori

L'auto, la lavatrice, il corso d'inglese, la consulenza di un professionista: il credito ai consumatori può consentirti di comprare beni e servizi importanti per te o per la tua famiglia e di disporre di denaro liquido nei momenti di necessità.

Sei consumatore quando compri qualcosa per esigenze diverse da quelle della tua attività commerciale, imprenditoriale, artigianale o professionale. Ad esempio, una tassista è consumatrice quando compra un'auto per sé, non lo è quando la compra per fare il suo lavoro.

Scopriamo le caratteristiche di questa forma di finanziamento e quali tutele prevede.

Cos'è il credito ai consumatori

Il credito ai consumatori è un tipo di finanziamento che serve ad acquistare un bene o un servizio per esigenze personali che riguardno la vita privata e familiare. Include varie forme di finanziamento. Le più diffuse sono:

  • prestito finalizzato o "credito collegato", quando la somma ricevuta in prestito serve per comprare un bene o un servizio specifici;
  • prestito non finalizzato, se richiedi il finanziamento per avere una disponibilità di denaro a prescindere dall'acquisto di un bene o servizio (il prestito personale e la cessione del quinto rientrano in questa categoria);
  • apertura di credito in conto corrente, chiamata anche "scoperto di conto", quando la banca - a fronte del pagamento di una commissione - si impegna a metterti a disposizione una somma sul tuo conto che sarai libero di utilizzare quando ne avrai bisogno;
  • carta di credito revolving.

La somma finanziata può andare da 200 a 75mila euro (in caso contrario si applicano regole diverse da quelle del credito ai consumatori).

Per ottenerlo, di norma puoi rivolgerti alla tua banca, alle Poste o a una società finanziaria. In alcuni casi, quando acquisti in negozio, il venditore può svolgere tutta la pratica di preparazione del contratto per conto del finanziatore. Se il finanziatore approva, pagherà subito la somma che devi, mentre tu porterai il prodotto a casa e rimborserai il finanziatore pagando le rate nel tempo.

Le norme del credito ai consumatori ti proteggono anche in caso di problemi con il venditore che ti ha proposto il finanziamento per conto della banca o della società finanziaria. Ad esempio, se il venditore non ti fornisce i beni o i servizi che hai acquistato o se questi hanno difetti, oltre a far valere i tuoi diritti nei suoi confronti potresti rivolgerti al finanziatore per sciogliere il contratto di credito.

Attenzione!

Quando il venditore ti permette di pagare a rate ma non agisce per conto di una banca o di una società finanziaria, non può chiederti interessi o costi aggiuntivi. In questo caso non si ha credito ai consumatori ma una dilazione di pagamento.

A chi si rivolge

Il credito ai consumatori è rivolto a chiunque abbia una fonte di reddito dimostrabile, che può derivare da un lavoro dipendente, autonomo, o da una pensione. Le banche e le società finanziarie richiedono solitamente un'età minima di 18 anni e massima di 75 anni al termine del piano di rimborso.

Prima di concederti il finanziamento, il finanziatore valuterà il tuo merito di credito, cioè la tua capacità di rimborsare il prestito. Per questo ti chiederà informazioni sul tuo reddito (ad esempio ti chiederà di mostrare la busta paga); potrà anche consultare banche dati pubbliche e private che raccolgono informazioni sui prestiti che hai in corso e sulle eventuali irregolarità dei pagamenti, anche passate.

I costi

Il costo principale del credito ai consumatori è costituito dagli interessi: il compenso che paghi alla banca o alla società finanziaria per averti concesso il finanziamento. Questo costo è rappresentato dal tasso di interesse, che è indicato come TAN (Tasso Annuo Nominale). Il TAN ti dice quanto pagherai all'anno di interessi, come percentuale sulla somma prestata.

Tuttavia oltre agli interessi dovrai sostenere altri costi, come le commissioni (legate, ad esempio, ai costi per l'apertura della pratica e per la gestione del finanziamento), le imposte ed eventuali polizze assicurative. Tutte le voci di costo sono comprese nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il TAEG ti dice quanto pagherai complessivamente all'anno per rimborsare il finanziamento; quindi, usalo per confrontare l'offerta della banca o della società finanziaria a cui ti sei rivolto con quella di altri intermediari. Trovi il TAEG nel modulo SECCI (sigla inglese che sta per "Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori"), un documento informativo gratuito che la banca o la società finanziaria deve darti quando richiedi informazioni su un prestito e in ogni caso prima di firmare il contratto.

I rischi

Come accade per ogni finanziamento, anche per il credito ai consumatori il principale rischio a cui potresti andare incontro è pagare in ritardo le rate o non riuscire a rimborsare il finanziamento. Soprattutto se hai molti prestiti da restituire, le rate possono diventare insostenibili. Ai primi segnali di difficoltà parlane con la tua banca per cercare insieme una soluzione. Di norma, quando sei in ritardo con i pagamenti, la banca ti fa pagare i costi aggiuntivi e le penali previsti dal contratto. Leggi con molta attenzione prima di firmare!

È un tuo diritto avere gratuitamente una copia completa del contratto anche prima della sua conclusione, senza alcun impegno per te. Lo stesso vale nei casi in cui è possibile concludere il contratto online, dal sito internet del finanziatore.

Se le informazioni ricevute non sono sufficienti o se hai difficoltà a comprenderle, puoi rivolgerti al finanziatore. Il finanziatore deve garantire assistenza, almeno nei normali orari di lavoro e con colloqui individuali e diretti, anche per telefono.

È importare valutare la sostenibilità del debito sia prima della conclusione del contratto sia nel corso del rapporto, perché la tua situazione finanziaria nel tempo può cambiare.

Ritardi e mancati pagamenti peggiorano il tuo merito di credito: anche se cambi il finanziatore, la tua storia finanziaria è registrata negli archivi consultabili dalle banche. Un merito di credito deteriorato potrebbe complicare l'accesso a nuovo credito, fino a impedire l'ottenimento di nuovi prestiti.

Le tutele del credito ai consumatori

Come abbiamo anticipato, il credito ai consumatori prevede tutele più ampie rispetto ad altre forme di finanziamento concesse, ad esempio, alle imprese o ai professionisti.

La tutela più importante è il diritto di recesso: se ci ripensi, hai il diritto di scioglierti dal vincolo del contratto ("recedere") entro 14 giorni dalla firma, senza dare spiegazioni. Se hai già ricevuto il prestito, dovrai restituire la somma entro 30 giorni, insieme agli interessi nel frattempo maturati.

Se il contratto non ha una scadenza precisa, puoi recedere in qualsiasi momento, con un preavviso massimo di un mese.

Un altro diritto che hai è il rimborso anticipato: restituire il prestito in tutto o in parte prima della scadenza. Se lo fai hai anche diritto alla riduzione dei costi sostenuti, in proporzione alla minor durata del prestito. La banca o la società finanziaria può comunque chiederti di pagare i costi direttamente collegati all'estinzione anticipata del finanziamento, entro i limiti di importo previsti dalla legge.

Per approfondire, ti invitiamo a leggere la guida della Banca d'Italia "Il credito ai consumatori in parole semplici".

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