Sovraindebitamento
Tecnicamente si determina una situazione di sovraindebitamento quando non si è in grado di rimborsare in maniera regolare i propri debiti, anche considerando le disponibilità economiche dei successivi dodici mesi. Vediamo cosa fare per ridurre il rischio che ciò accada, per superare eventuali difficoltà nel pagare le rate e risolvere il problema del sovraindebitamento nel caso si verifichi.
Come ridurre il rischio di sovraindebitamento
Per evitare di trovarti in una situazione di sovraindebitamento, una buona strategia è pianificare le tue entrate e uscite e confrontare proposte alternative.
1. Pianifica
Prima di chiedere un prestito fai una valutazione della sostenibilità delle rate, valuta cioè se le tue entrate sono sufficienti per pagare le rate nel tempo. La valutazione va fatta con riferimento a tutte le rate dei prestiti in essere: anche quelle di più piccolo importo possono influire sulla sostenibilità complessiva.
Un consiglio di tipo pratico è in linea generale cercare di evitare che le rate superino il 30% delle entrate nette stabili, e quindi senza considerare bonus, straordinari e premi.
È importante fare questa valutazione di sostenibilità non solo all'inizio, quando devi decidere se prendere un prestito, ma anche periodicamente, per poter gestire tempestivamente le prime difficoltà.
In caso di difficoltà, valuta anche insieme alla banca che ti ha erogato il prestito le soluzioni possibili per risolvere la situazione.
Non dimenticare che anche le banche hanno un ruolo nel prevenire il sovraindebitamento dei clienti. Prima di concederti un prestito, sono tenute a valutare la tua capacità di rimborso (il "merito di credito", assicurandosi che gli impegni che stai assumendo siano coerenti con le tue esigenze e la tua situazione finanziaria, in base ad esempio al tuo reddito e ai debiti che hai già.
2. Confronta le offerte
Compara le offerte per trovare il prestito più adatto e conveniente per te, proprio come fai con altri acquisti. Puoi usare i fogli informativi (chiamati "PIES" per i mutui e "SECCI" per il credito al consumo) e i siti di comparazione. Fra le caratteristiche da confrontare è fondamentale il TAEG (Tasso annuo effettivo globale), perché ti dice quanto costa all'anno il prestito fra interessi e spese accessorie, in percentuale rispetto alla somma prestata.
Cosa fare quando pagare le rate diventa difficile
La banca che ti ha concesso il prestito può aiutarti a trovare una soluzione, quindi rivolgiti a lei il prima possibile quando ti accorgi di avere difficoltà a pagare le rate. Aiutarti a pagare con regolarità è anche nel suo interesse; anzi, nel caso di prestiti con garanzie immobiliari (come i mutui), la banca è proprio obbligata ad assistere chi è in difficoltà con i pagamenti.
L'intermediario ha tutto l'interesse a trovare una soluzione insieme a te purché la comunicazione delle prime difficoltà a pagare le rate sia tempestiva.
Ci sono diverse possibilità per risolvere il problema.
- La rinegoziazione - Puoi chiedere alla banca che ti ha concesso il prestito di cambiare le condizioni del contratto. Ad esempio, puoi chiederle di allungare la durata del periodo di rimborso, perché questo riduce l'importo della rata; tieni a mente però che pagherai più a lungo.
- La sospensione temporanea del pagamento delle rate - Puoi chiedere alla banca che ti ha concesso il prestito di sospendere il pagamento delle rate per un certo periodo. Tieni a mente che di solito questo ha un costo: finita la sospensione bisogna rimborsare anche gli interessi "aggiuntivi" maturati durante quel periodo; inoltre, il piano di ammortamento - cioè il piano di pagamento delle rate - si allungherà rispetto alla data di scadenza originaria.
- Il rifinanziamento - Puoi chiedere un nuovo prestito per estinguere i prestiti precedenti che hai difficoltà a rimborsare. Il rifinanziamento può essere totale o parziale.
Nel caso dei mutui per la prima casa sono anche previsti aiuti pubblici, se ci sono le condizioni (ad esempio aver perso il posto di lavoro).
Inoltre, in teoria, avresti sempre la possibilità di trasferire il finanziamento presso un'altra banca con il meccanismo della surroga: si tratta però di una strada più difficile da percorrere quando ci si trova in situazioni di difficoltà economica.
Cosa succede se si tarda a pagare le rate?
In caso di ritardato pagamento - totale o parziale - di una rata per oltre 30 giorni, l'intermediario è tenuto a informarti sulle conseguenze degli omessi pagamenti (ad esempio l'applicazione degli interessi di mora; la perdita del diritto di proprietà dell'immobile ipotecato) e sulle misure di sostegno eventualmente disponibili (ad esempio, le misure pubbliche o quelle messe a punto in sede di autoregolamentazione).
Ricorda che gli interessi di mora si aggiungono alle somme già dovute. Un'ulteriore conseguenza dei mancati o ritardati pagamenti è che ne rimane traccia nella Centrale dei rischi gestita dalla Banca d'Italia e negli altri sistemi informativi sul credito gestiti da operatori privati (ad es. CRIF).
Nei casi più gravi di inadempimento degli impegni contrattuali potresti essere classificato "a sofferenza" in tali sistemi informativi. Ciò può compromettere la tua possibilità di ottenere un nuovo finanziamento in futuro. La banca deve informarti in modo preventivo la prima volta che vieni segnalato come "cattivo pagatore" in uno di questi archivi. Questa informativa ti viene fornita insieme ai solleciti di pagamento oppure con una comunicazione autonoma.
In questi casi hai diritto all'accesso alle informazioni censite negli archivi, alla loro riservatezza e alla correzione in caso di errori. Nel caso della Centrale dei rischi, che come detto è gestita dalla Banca d'Italia, l'accesso è gratuito e molto facile: il modo più semplice è andare nel sito Servizi online della Banca d'Italia.
Cosa fare in caso di sovraindebitamento
Se ti trovi in condizione di sovraindebitamento, la legge ti offre, al ricorrere di determinate condizioni, procedure per modificare le condizioni di rimborso dei debiti, in modo da renderli di nuovo sostenibili. Inoltre, in queste procedure ti fa aiutare da un esperto indipendente e imparziale. Per attivarle, rivolgiti all'Organismo di composizione delle crisi da sovraindebitamento (OCC) più vicino a te; puoi trovare l'elenco sul sito del Ministero della Giustizia. Lo stesso OCC nominerà l'esperto che ti assisterà.
Ricorda
la Legge ti aiuta se non riesci più a pagare i debiti, anche quando la situazione sembra senza via d'uscita senza una tua specifica responsabilità. In queste circostanze così difficili rivolgiti alla banca con cui hai il prestito o, nelle situazioni più gravi, a un OCC per accedere alle procedure previste dalla Legge.
Non affidarti a chi presta denaro senza autorizzazione: evita a tutti i costi di rivolgerti a operatori non iscritti a specifici albi previsti dalla Legge. Il rischio più grande che potresti correre è quello di rimanere vittima di usura, cioè di prestiti di denaro a tassi d'interesse illegali, insostenibili.